La FABI al servizio dei Lavoratori.
Non è uno slogan. E' la semplice realtà delle cose e della storia che ha segnato la nostra esperienza sindacale. Nessun'altra Organizzazione è stata così vicina ai bancari come la FABI, per motivi evidenti dovuti alla sua origine ed alla sua natura.
La forza della FABI è la squadra, dove ciascuno gioca nel ruolo assegnato, cercando di esprimere al meglio le proprie attitudini.
I quasi 100.000 iscritti alla FABI possono contare su oltre 3.700 attivisti che li rappresentano in azienda e sul territorio, protagonisti della democrazia delle scelte e 97 sedi distribuite in tutto il Paese, dove ogni iscritto è al centro dell'attenzione.
Conosciamo le tue aspettative ed i tuoi problemi di bancario e cittadino, semplicemente perché sono le nostre stesse aspettative ed i nostri stessi problemi.
La FABI è apartitica e aconfessionale.
E’ una organizzazione apartitica ma non apolitica. L’articolo 2 dello Statuto dice chiaramente: “La sede della Fabi è a Roma ma non può essere in comune con quella di alcun partito”. La Fabi è quindi da sempre slegata da qualsiasi logica di partito buona o cattiva che essa sia. Tuttavia la Fabi accoglie chiunque: tutte le idee politiche trovano grande rispetto, a qualunque cultura esse appartengano. La tessera che si ha in tasca non conta. Conta, piuttosto, la libertà di professare le proprie convinzioni liberamente.
La FABI è autonoma.
La Fabi è indipendente da forze governative o imprenditoriali, così come da partiti politici. Non ha obiettivi “ideologici” da perseguire. La FABI non ha nulla da spartire nemmeno con altri sindacati autonomi, in quanto essa ritiene che un sindacato non si debba interessare esclusivamente dei problemi della categoria, ma debba tener conto anche della realtà complessiva del Paese e del restante mondo del lavoro. Pertanto essa è alla costante ricerca di un giusto equilibrio tra le esigenze della categoria ed i problemi del Paese, avendo comunque come presupposto fondamentale la tutela delle condizioni di vita e di lavoro dei bancari.
La FABI è democratica.
E’ un Sindacato democratico ma non demagogico. Tutte le cariche all’interno dell’organizzazione sono elettive e a scrutinio segreto. Nel sindacato è vietata qualsiasi forma di corrente organizzata. Non ci sono maggioranze o minoranze precostituite. Il dibattito avviene con l’apporto e il contributo di ciascuno. Avviene tra componenti diverse e diverse prospettive di lavoro, che possono mutare liberamente con il variare del dibattito in corso.
La FABI è unitaria.
E’ una grande forza unitaria che tiene al confronto e alla collaborazione operativa con tutte le forze che operano nella società. La Fabi, da sempre, ricerca l’unità di azione con gli altri sindacati, senza mai perdere di vista la propria capacità di elaborazione critica e strategica. Senza mai correre il rischio di conformismo e di appiattimento. Ha una vocazione ben chiara e definita nell’articolo 3 dello Statuto: “La difesa degli interessi economici, morali ed assistenziali, sia collettivi sia individuali di tutti i lavoratori della categoria”. “Il miglioramento e l’elevazione dello Stato morale e sociale del lavoratore realizzandone le legittime aspirazioni ed affermandone i diritti”.
La vita della FABI è alimentata esclusivamente dai contributi corrisposti dai propri associati, garantendo così la piena autonomia, autosufficienza e libertà democratica della vita associativa.